Archivio per gennaio 2018

In stock: The Dreamer Dunny by Mab Graves x Kidrobot

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È finalmente disponibile nel nostro negozio lo splendido Dunny The Dreamer, creato dall’artista pop surrealista Mab Graves in collaborazione con Kidrobot.

La giovane artista statunitense è nota per il suo stile onirico, che vede ragazze dai grandi occhi protagoniste di situazioni fiabesche, spesso immerse nella natura o a cavallo di animali. Per Kidrobot, ha trasformato il classico Dunny in uno dei suoi personaggi.

The Dreamer è ispirato a un toy realizzato a mano da Mab Graves per il DTA Dunny Show del 2016. È prodotto in tiratura limitata da 1000 pezzi e alto circa 19 cm. La superficie rosa del toy è floccata.

Il Dunny The Dreamer è disponibile ora nel nostro shop online.

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Spot on: Luke Chueh

Hiding Behind My Smile Series

L’arte di Luke Chueh vive al confine fra cute e brute, carino e brutale. Nato a Philadelphia da immigrati cinesi, Chueh ha studiato design con l’idea di costruirsi una carriera sicura, un progetto ben presto abbandonato in favore della sua vera passione: l’illustrazione. Trasferitosi a Los Angeles, si è avvicinato al mondo dell’arte lowbrow e ha esposto i suoi primi dipinti con il collettivo Cannibal Flower, muovendosi rapidamente verso traguardi sempre più importanti. Il suo stile si compone di pochi, semplici elementi: animali antropomorfi, sfondi monocromatici e una lista apparentemente infinita di situazioni sfortunate.

Gli animali protagonisti dei suoi dipinti sono estremamente stilizzati, quasi a ricordare personaggi dei cartoni animati o giocattoli per bambini. L’artista ha dichiarato che il suo intento iniziale era quello di creare dei personaggi riconoscibili, iconici, come quelli di Murakami Takashi o Nara Yoshitomo. Ma in un’intervista a Juxtapoz Magazine ha rivelato anche un’ispirazione più pop: “Ho iniziato a pensare a Hello Kitty perché è una figura che, in più di quarant’anni, non è cambiata per niente. Mickey Mouse si è evoluto, altri personaggi dei fumetti sono cambiati, ma Hello Kitty è rimasta la stessa. Solo una silhouette con due occhi e un naso. Volevo creare un personaggio che avesse la longevità data dalla semplicità”.

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I personaggi innegabilmente kawaii di Chueh hanno però una particolarità: sono sempre raffigurati in situazioni di sofferenza. Orsi e conigli si presentano coperti di ferite, con arti mancanti, oppure mentre vomitano o compiono atti di autolesionismo. Chueh racconta di aver scelto degli animali come soggetti dei suoi dipinti perché questi si prestano a comunicare esperienze umane universali, andando oltre il genere, l’età e il colore della pelle. E le esperienze negative che rappresenta sono spesso tratte dalla sua storia personale: “Penso che tutti i miei dipinti siano autoritratti. Credo di aver avuto una vita molto interessante, ma non dipingo necessariamente le mie esperienze specifiche. Si tratta più di temi universali, come cercare di raggiungere un obiettivo e fallire, la solitudine… odiare se stessi. Sono cose che tutti possono provare in qualche momento della propria vita. E questi sentimenti possono consumare una persona, proprio come hanno fatto con me. Io cerco di condividere questi pensieri tramite i personaggi sulla tela”.

Chueh è molto attivo anche nella scena degli art toys, con un catalogo di oltre trenta design e collaborazioni con brand del calibro di Kidrobot, Mighty Jaxx e Munky King. Nel nostro negozio è disponibile la recente serie Headspace, che affronta un altro dei temi cari all’illustratore: quello delle diverse identità fra le quali tutti noi oscilliamo nella nostra vita quotidiana, delle maschere che indossiamo per nascondere il nostro vero io. I set, costituiti ognuno da un corpo e due o tre teste intercambiabili, riproducono fedelmente una serie di dipinti dell’artista.

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Per finire, facciamo un accenno all’ultimo progetto di Chueh e Munky King, con cui l’illustratore si avventura in un campo nuovo: quello dell’animazione. La serie Grief Encounters, che trasporrà i dipinti dell’artista in miniepisodi video da un minuto ciascuno, è stata finanziata tramite Kickstarter ed è attualmente in fase di realizzazione. Noi di Atom Plastic la aspettiamo con ansia!

Qui trovi tutti gli articoli di Luke Chueh presenti nel nostro negozio.

Qui tutti gli articoli di Munky King.

Preorder: Be@rbrick 1000% Jackson Pollock by Medicom Toy

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Medicom Toy ha appena annunciato una nuova edizione per il Be@rbrick 1000% dedicato al maestro dell’espressionismo astratto, Jackson Pollock.

A differenza della precedente versione, in cui il design era stampato su un tessuto che rivestiva il toy, questo Be@rbrick è realizzato con la tecnica del water transfer printing, che permette di decorare direttamente la superficie di plastica con pattern anche molto complessi, come appunto i dipinti di Jackson Pollock.

Il toy sarà disponibile fra marzo ed aprile nel nostro negozio ad un prezzo indicativo di € 650,00. Le quantità in arrivo sono limitate e consigliamo il preordine via mail all’indirizzo shop@atomplastic.com.

Preorder: XXRAY Plus BMO by Jason Freeny x Mighty Jaxx

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Diamo inizio ai prordini per il primo toy ispirato ad Adventure Time realizzato da Jason Freeny e Mighty Jaxx per la serie XXRAY Plus. Si tratta di BMO, la magica console che trasporta i protagonisti Finn e Jake nei mondi dei suoi videogiochi.

La nuova serie Plus ripropone alcune delle dissezioni ideate da Freeny per XXRAY, con un design rinnovato e dimensioni maggiori. BMO misura 15 cm ed è realizzato in ABS. Questo è anche il primo toy di Mighty Jaxx a contenere componenti elettriche: il cuore di BMO si illumina grazie a una lampadina alimentata da tre batterie AA.

Il toy sarà disponibile nel nostro negozio il prossimo autunno. Le quantità in arrivo sono limitate e consigliamo il preordine via mail all’indirizzo: shop@atomplastic.com.

Per la stessa serie è in arrivo anche il set Ice King & Gunter. Non lasciateveli scappare!

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Spot on: Pushead

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Brian Schroeder, in arte Pushead, è un artista dallo stile inconfondibile per chiunque ami la musica metal o lo skateboarding. È noto per aver disegnato poster, t-shirt e copertine di album per alcuni dei gruppi punk e metal più famosi di sempre, fra cui The Misfits, Metallica e Mötley Crüe.

Le sue illustrazioni sono piene di tutto ciò che può far rabbrividire: ossa, carne, bulbi oculari e teschi umani, spesso copiati dal vero. Corpi smembrati e ricomposti in immagini dalla macabra semplicità. Secondo un articolo di Retroist, l’illustratore “è responsabile di praticamente tutti gli artwork dei Metallica che contengano teschi, dagli anni ’80 a oggi”.

L’arte di Pushead nasce dalla consapevolezza e dalla rivendicazione del proprio essere “diverso”. Come ha raccontato in un’intervista a Mick Wall: “Fin da quando ero piccolo e disegnavo mostri, oppure quando andavo sullo skateboard, molti dei genitori dei miei amici mi consideravano una cattiva compagnia. Non so perché, ma non venivo mai trattato come se quello che facevo fosse minimamente normale. Ero considerato una sorta di influenza sovversiva per gli altri ragazzi”. Da adulto, Pushead ha fatto di quest’immagine da ribelle un’identità, a partire dal nome d’arte scelto, che vuole significare il suo essere “un brufolo sulla società normale”.

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Nelle sue opere sono state riconosciute influenze che vanno dall’ukiyo-e giapponese all’arte messicana legata al Dìa de los Muertos. Ma le più forti ispirazioni gli sono arrivate da mondi non strettamente legati alle arti figurative: la musica e lo skateboarding. L’artista è stato direttamente coinvolto in diversi progetti musicali, negli anni ‘80 come frontman e voce della band thrashcore Septic Death e in seguito come fondatore dell’etichetta punk rock Pusmort. I messaggi sovversivi e l’estetica volutamente provocatoria delle scene musicali punk e metal hanno dato forma al suo stile di illustrazione, radicato in tutto ciò che è disturbante.

Al pari della musica, la cultura degli skater è stata un terreno fertile su cui realizzare collaborazioni – fra le più note quelle con il brand Zorlac Skateboards e con il magazine Thrasher. Ma l’arte di Pushead vi è legata soprattutto per una comune ricerca di stimoli estremi. David Ensminger, nel suo libro Visual Vitriol, riporta una visione dello skateboarding condivisa dall’artista: “La tendenza a spostare il limite sempre più in là potrebbe derivare dal fatto che gli skater sono per definizione anormali. Loro saltano da rampe di tre metri, mentre la gente comune non lo farebbe. Così sconfiggono un senso di paura, e questa sensibilità si sposta con loro in altri ambiti e stili di vita”.

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Magliette, dischi, tavole da skateboard: i supporti scelti da Pushead per le sue illustrazioni sono i più vari. E non poteva certo mancare il coinvolgimento nella scena degli art toy, in cui l’artista può vantare collaborazioni con brand come Secret Base e Medicom Toy.

Insieme a Secret Base ha dato forma concreta alle sue creazioni da incubo, con personaggi in stile kaijū, scheletri butterati e mostri tentacolari.

I progetti con Medicom Toy l’hanno spinto in un territorio un po’ diverso. Oltre a una rivisitazione del Companion di KAWS, con gli immancabili teschi annessi, il toy brand giapponese gli ha affidato la realizzazione di alcuni modelli di Be@rbrick. Questi toys dalle linee semplici e pulite rappresentano un’anomalia fra le creazioni dell’illustratore, che ha convogliato il suo stile dissacrante nei colori e nei pattern impressi sulla loro superficie.

Vogliamo anticiparvi qualcosa di più sul nuovo Be@rbrick disegnato da Pushead, in uscita la prossima primavera. Si tratta della riproposizione in formato 1000% del design lanciato nell’aprile 2016 nel formato 400%. Il toy è realizzato con la tecnica di water printing, utilizzata in molti degli ultimi modelli di Be@rbrick, che rende ogni esemplare un prezioso pezzo unico. Sul retro il nome dell’artista è riportato in katakana giapponesi dalle linee deformate. Il color rosa chiaro marmorizzato, che ricorda un intreccio di carne e interiora, è una perfetta espressione dello stile (letteralmente) viscerale di Pushead. Come è lecito aspettarsi da un artista così tagliente, in questo orsetto rosa non c’è nulla di carino.

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Preorder: Be@rbrick 1000% Pushead by Medicom Toy

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Medicom Toy ha annunciato per il prossimo aprile la release della versione 1000% del Be@rbrick di Pushead, già disponibile nei formati più piccoli.

Le quantità in arrivo nel nostro negozio sono limitate e consigliamo il preordine via mail all’indirizzo: shop@atomplastic.com.

Wonder Woman by Tara McPherson x Kidrobot

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Fra gli ultimi arrivi in negozio c’è una fantastica Wonder Woman ridisegnata dall’artista pop surrealista Tara McPherson in collaborazione con il toy maker Kidrobot. La statuina in vinile, alta circa 28 centimetri, raffigura l’eroina DC che impugna il suo indistruttibile lazo d’oro.

Tara McPherson si è formata nella scena artistica lowbrow della California degli anni ’90 e ha saputo distillare il fermento culturale di quegli anni in uno stile al contempo originale e ricco di ispirazioni: dalle arti figurative allo streetwear, dall’astrofisica al rock and roll.

Il suo immaginario è popolato da figure femminili affascinanti, fisicamente esili ma dotate di una forza misteriosa che traspare dalle pose e dagli sguardi. “Noi artisti abbiamo voci potenti con cui diffondere le nostre idee. Per me è importantissimo creare icone femminili forti, per promuovere l’uguaglianza e la forza della femminilità”, ha dichiarato in un’intervista. E icona è la parola migliore per definire Wonder Woman, l’invincibile amazzone creata nel 1941 come prima eroina dell’universo DC e reinventata in questi ultimi anni come moderno simbolo femminista.

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La Wonder Woman di McPherson è però declinata secondo il suo particolarissimo stile: pelle verdastra, sguardo enigmatico e la caratteristica maschera blu intorno agli occhi. Questo stile è stato definito sweetly creepy, dolcemente inquietante. L’artista ne spiega così l’ambiguità: “Nella mia estetica è importante il dualismo: dolce e inquietante, ideale e crudo, bello e brutto. Prendere due forze opposte e metterle insieme per creare una tensione dinamica”. Qualcosa che attira ma nello stesso tempo, quasi impercettibilmente, respinge. Il risultato è una collezione di scene oniriche e irreali, in cui immagini ovattate dai colori pastello sono costellate da particolari insoliti e disturbanti.

McPherson ama variare i supporti scelti per le sue opere e produrre lavori ibridi. Fra le sue precedenti collaborazioni con Kidrobot ricordiamo Black Lilitu, premiato come art toy dell’anno ai DTA 2012, e la partecipazione alla serie Dunny Femme Fatale. E segnaliamo l’imminente uscita di Skull Flower, prodotto da ToyQube e prossimamente disponibile nel nostro negozio.

Per chi volesse vedere la sua arte dal vivo, alcune sue opere sono esposte fino al 15 gennaio a Roma, presso Dorothy Circus Gallery, all’interno della mostra collettiva che celebra il decimo anniversario della galleria romana.

Qui trovi tutti gli articoli di Tara McPherson disponibili nel nostro negozio.
Qui tutti gli articoli di Kidrobot.
Qui tutti gli articoli dedicati a Wonder Woman.

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